verdi del trentino
  Marco Boato - attività politica e istituzionale
   

articoli dalla stampa
2016 - 2024

articoli dalla stampa
2011 - 2015

articoli dalla stampa
2006 - 2010

articoli dalla stampa
2000 - 2005

atti parlamentari
2006 - 2008

atti parlamentari
2000 - 2005

torna a precedente  

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

 

Trento, 24 gennaio 2007
NOMINA GIUDICE DEL TAR DI TRENTO:
LA POLITICA FACCIA UN PASSO INDIETRO

di Marco Boato
da l'Adige, Trentino e Corriere del Trentino di giovedì 25 gennaio 2007

La prossima settimana il Consiglio provinciale dovrà eleggere un giudice del TAR di Trento, in sostituzione del dott. Iuni, dimissionario, a sua volta nominato dal Consiglio provinciale di Trento, come prevede il D.P.R. n. 426 del 1984, modificato nel 1987. Una norma di attuazione che ha suscitato e suscita tuttora molte discussioni. Alcuni infatti – anche nell'ambito della dottrina giuridica e non solo nel dibattito politico – ritengono inopportuno che la scelta di due giudici amministrativi (uno dei quali deve far sempre parte del collegio giudicante) sia fatta da un organo politico, tenuto conto che il loro compito principale, se non esclusivo, è proprio quello di decidere sui conflitti fra Amministrazione pubblica e cittadini.

Molte delle ragioni che potevano giustificare negli anni '80 questa sovrapposizione fra potere politico e potere giudiziario si sono affievolite, anche se la norma non è stata affatto cambiata. Ed è per tale ragione che il Consiglio non può ovviamente sottrarsi all'obbligo di nomina. Tuttavia nulla vieta che, autonomamente, decida di adottare una procedura di designazione dei candidati che tolga di mezzo qualsiasi dubbio sulla autorevolezza, competenza ed autonomia di giudizio e dalla politica, della persona prescelta.

Per tale ragione mi sembrerebbe opportuno che i nominativi sottoposti al voto del Consiglio non scaturissero da accordi, pur legittimi, fra le forze politiche, ma fossero indicati da autorità “terze”, quali potrebbero essere, ad esempio, il Presidente del Tribunale o della Corte d'Appello, il Presidente dell'Ordine degli avvocati, il Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento.

Di tale consultazione preliminare, se fosse condivisa questa proposta, potrebbe farsi carico, autorevolmente, il Presidente del Consiglio provinciale.

In questo modo, sarebbe salvaguardato il potere di nomina del Consiglio provinciale (il quale potrà comunque scegliere fra una pluralità di candidati), e si rafforzerebbe l'autorevolezza del giudice prescelto, sottraendo la sua nomina al sospetto di accordi politici.

  Marco Boato

MARCO BOATO

BIOGRAFIA


  
© 2000 - 2024
EUROPA VERDE    
VERDI DEL TRENTINO

webdesigner:

m.gabriella pangrazzi
 
 

torna su